Il Cittanova riesce nell'impresa di fermare davanti al proprio pubblico la corazzata Catania, protagonista prima di oggi di un percorso perfetto fatto di nove successi consecutivi. Finisce a reti inviolate (0-0), nel contesto di una gara che i padroni di casa hanno interpretato al meglio, proponendo una difesa arcigna ed affidandosi alle ripartenze che avrebbero potuto avere miglior sorte, se sfruttate diversamente. Un punto d'oro quello conquistato che potrà far iniziare un nuovo campionato da qui in avanti. D'altro canto, ospiti poco brillanti che escono dal terreno di gioco con la consapevolezza di aver offerto una prestazione al di sotto delle proprie potenzialità.
Allo stadio "Morreale-Proto" è andata in scena la decima giornata del campionato di Serie D girone I, con la gara tra i padroni di casa del Cittanova ed il Catania. I giallorossi del neo tecnico Danilo Fanello, sedutosi sulla panchina giallorossa da poco più di una settimana al posto dell'esonerato Angelo Galfano, si schierano con un 3-5-2, il cui terminale offensivo è composto dal tandem Giannaula-Rugnetta.
Ferraro si affida alla solita formazione titolare con la novità Jefferson, in campo dal primo minuto al posto di Sarao, inizialmente relegato in panchina. Per il resto solito schieramento difensivo con Bethers tra i pali, Rapisarda, Somma, Lorenzini e Castellini a comporre la linea difensiva, Rizzo, Lodi e Vitale a centrocampo con Sarno e Forchignone in attacco ad assistere Jefferson.
Davanti a quasi 1.000 sostenitori rossazzurri giunti dalla Sicilia, il Catania prova immediatamente a riversarsi nella metà campo avversaria con l'intenzione di sbloccare il risultato. Dopo alcune incursioni, nasce in area di rigore una combinazione tra Forchignone e Jefferson con il numero 11 che va al cross trovando attento Bruno, il quale respinge di pugno. Al decimo ripartenza dei padroni di casa con Giannaula che arriva fino al fondo e mette al centro un cross sul quale Lorenzini ribatte mandando la palla in angolo. Sul corner successivo la sfera, dopo un batti e ribatti, arriva a Rugnetta che calcia alto di poco sopra la traversa difesa da Bethers. I rossoazzurri aumentano la pressione offensiva con una bella combinazione tra Sarno e Rapisarda, con quest'ultimo che arriva alla conclusione da posizione defilata impegnando il portiere alla respinta in corner. Ospiti che peccano di fluidità della manovra per via di diversi errori in fase di impostazione, soprattutto con Lodi non nella sua giornata migliore, sostituito nella ripresa da Giovinco. Al 37esimo per poco il Cittanova non trova la rete a causa di un'uscita fuori area di Bethers che anticipa l'avversario con un rinvio di piede corto che arriva sui piedi di Rugnetta, ma la conclusione del numero 7 finisce fuori a porta vuota.
Nei secondi quarantacinque minuti di gioco rossazzurri che alzano il proprio baricentro ed un Cittanova che si chiude bene e non disdegna ripartenze fastidiose. Ferraro le prova tutte per sbloccare un match divenuto complicato col passare dei minuti, gettando nella mischia i vari Sarao, Giovinco e Russotto. Cittanova che ha ancora di più abbassato il proprio raggio d'azione, passando ad un 5-4-1 molto difensivo che non consente al Catania di creare azioni pericolose nonostante la presenza in campo di Sarao, De Luca, Russotto e Giovinco.Nel finale di gara Ferraro prova a modificare qualcosa facendo ruotare la posizione in campo dei suoi attaccanti, ma mancano gli spazi per affondare i colpi. Il corposo recupero di sette minuti è vissuto in maniera frenetica: gli ospiti cercano il colpo della vittoria, resiste il Cittanova sempre pronto a ripartire e cercare di far male. Al 95' il Catania reclama un rigore per un presunto fallo su Sarao anche se per il direttore di gara, Mattia Nigro di Prato, non ci sono i presupposti per il tiro dagli undici metri. Il match si conclude con la panchina etnea che và in escandescenza. A farne le spese è il mister Ferraro, allontanato dal terreno di gioco per proteste.
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