Storicamente la Calabria ha sempre partorito talenti da donare al mondo del calcio. Uno di questi è stato Luigi Sacchetti, da Reggio Calabria, classe 1958, ex centrocampista e protagonista dello storico scudetto dell’Hellas Verona nella stagione 1984/1985. Talento cristallino, quello di Sacchetti, una storia bellissima iniziata nei reggini della Matteotti del professore De Clario e la Gioiese di un altro professore, un certo Franco Scoglio, passando per Asti,  fino ad arrivare nell’olimpo del calcio italiano, dove si è distinto con le maglie di Fiorentina e Verona.  Tra gli anni settanta e ottanta, Sacchetti ha vissuto un’escalation che l’ha portato ad imporsi nel calcio che conta, totalizzando  complessivamente 210 presenze condite da 12 reti in Serie A e 26 presenze con 2 reti in Serie B. Nel 1977 viene convocato in azzurro  per prendere parte al Mondiale Under 20, oltre ad essere stato il primo  reggino a vestire la maglia della nazionale Under 21.

L’esordio in A  con la Fiorentina e il tricolore con gli scaligeri di Osvaldo Bagnoli, segnano la straordinaria carriera  di un giovane ragazzo del profondo Sud che si è fatto da solo,  in un calcio dove la meritocrazia era un valore fondamentale. Giocatore duttile e di qualità, per lui soddisfazioni anche in campo europeo,  in Coppa Uefa con la maglia del Verona, quando fu autore di un goal da trenta metri sul campo della Stella Rossa.  Chiude nel 1990 la carriera agonistica ad Alessandria, in Serie C1, a causa dei troppi problemi fisici che lo obbligano all’età di 32 anni a dover appendere gli scarpini al chiodo. Conclusa la carriera da calciatore professionista, Sacchetti intraprende quella da allenatore, guidando le giovanili del Verona, Carpi e Novara tra i professionisti. Dal 2009 al 2015 ha guidato i dilettanti dello Zevio, formazione veronese militante nel campionato di Promozione. Giunta ai titoli di coda l’esperienza sulla panchina dello Zevio, Luigi Sacchetti ha deciso di  uscire definitivamente dal mondo del calcio , per diventare oggi uno dei più grandi broker assicurativo italiano.

 Felice di questa scelta il buon Luigi, avendo più tempo da dedicare  alla sua famiglia e a se stesso, a differenza di quando era calciatore, chiamato a dover fare tanti sacrifici  per via di allenamenti e vari spostamenti. Luigi Sacchetti, uno di quei reggini di cui andarne orgogliosamente fieri.  Lo scorso 23 aprile, festa di San Giorgio, patrono della città di Reggio Calabria, l’amministrazione comunale come ogni anno ha assegnato il San Giorgino d’oro a quei reggini che si sono brillantemente contraddistinti nei vari ambiti. Sarebbe bello un giorno vedere ricevere questo premio anche a Luigi Sacchetti, nell’ambito sportivo, visto che non è certo cosa di tutti i giorni potersi vantare di un reggino campione d’Italia.

Sezione: Primo piano / Data: Lun 29 aprile 2024 alle 16:12
Autore: Rocco Calandruccio
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