Il tecnico cosentino si mostra orgoglioso dei suoi ragazzi dopo la bella vittoria fuori casa,la prima stagionale,che fa salire a quota otto punti in classifica la squadra rossoblù; si esprime così l'allenatore dei lupi : 

"Lavoriamo durante la settimana, il nostro è un percorso di crescita. Più crescono i ragazzi, più si alza il livello dell’allenamento e di conseguenza delle prestazioni. Chi non ha giocato mi ha messo in difficoltà. Parlo di Sacko che è entrato nel finale, di Schiavi, Petre, Ba, Sueva, Bouah. Sono ragazzi che danno l’anima e sono sicuro che si toglieranno delle soddisfazioni. Abbiamo avuto quasi due settimane per lavorare, ho avuto la disponibilità dei ragazzi e questo è fondamentale”. 

SUGLI AVVERSARI

“Il Frosinone giocava con una difesa a tre e poi a cinque quando si abbassava. Non è stato facile per loro mettere la palla dentro, figuriamoci per i nostri. Siamo stati bravi a riempire l’area, è quello che ci ha portato a fare i gol. Agli attaccanti chiedo un lavoro duro, li richiamo. Devono lavorare per i compagni e i compagni per loro per metterli in condizione di segnare. È normale che correndo tanto, sprecando energie, perdano un poco di lucidità. Ma per me sono i migliori della categoria”. 

SUI CAMBI IN CORSO D'OPERA

“Ho tolto Bahlouli perché era cambiato il loro sistema di gioco, avevo bisogno di qualcuno che facesse filtro davanti la difesa. Non era un modo per difendersi, a Kone ho chiesto di inserirsi tra le linee, cosa che ha fatto. Le responsabilità devono essere dell’allenatore, sono io che faccio le scelte, che lavoro la squadra, e se c’è qualcosa che non va la responsabilità è mia. Dispiace non si possano seguire gli allenamenti, si potrebbe vedere la dedizione che ci mettono questi ragazzi. A me fa più male se viene toccato un calciatore piuttosto che il sottoscritto. Sono ragazzi educati, che sudano la maglia. Se la prestazione della squadra non va, se non arrivano i risultati, le critiche le deve prendere l’allenatore”. 

SULLA PIAZZA ROSSOBLÙ' 

“Cosenza è una piazza esigente e va bene, voglio le pressioni, che il mio lavoro venga messo in discussione, è quello che fa crescere. Questo è un percorso di crescita, vedrete presto i ragazzi che stanno dando l’anima in allenamento perché il direttore mi ha messo a disposizione un gruppo davvero interessante. È bello allenarli e vederli crescere”. 

CONSIDERAZIONE SULLA SQUADRA

“Non parlo mai dei singoli, ovviamente le analizzo, ma la prova di chi ha giocato è merito anche di chi sta fuori, perché cresce il livello della squadra in allenamento e ce lo portiamo nelle gare. Dobbiamo tenere duro e andare avanti, noi siamo il Cosenza e il Cosenza lotta fino alla fine. Dalla mia cercherò di mettere sempre le idee, l’unità d’intenti e la voglia di portare sempre il risultato a casa”. 

Sezione: Primo piano / Data: Sab 21 novembre 2020 alle 00:34
Autore: Luigi Martino
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